Secondo Piccione (il primo prima). la ricetta.
9 agosto 2012 § 9 commenti
E quello che doveva essere domani, che è diventato dopodomani
(che tanto non importa perché i piccioni li pubblico uno dietro l’altro quindi non si noterà la differenza)
secondo piccione!
in tutto il suo splendore (???) il piccione due: riguarda il Contestannuale di Cuocopersonale. link a profusione, che merita. devo ammetterlo: questi mesi caldi mi stanno distruggendo ed ogni ricetta penso sia l’ultima. “il prossimo mese non riuscirò a partecipareeeeeeeee” e svengo sul piccì è lo scenario ricorrente. ma sono riuscita a venirne fuori anche questa volta.
Ebbene. questo si prospetta essere un post più breve del precedente, per fortuna di qui legit.
Ho imparato e continuo ad imparare in maniera ingente da Giulia. e non so proprio come sdebitarmi (intanto gli storpio le ricette. mica male come inizio.)
alcune nozioni poi fanno diradare le nubi di umidore caldo discese quissulmonte. perché a Palermo lo chiamano il Mellone. in dialetto italiano: anguria. a Catania ancuria se non erro. (e allora cocomero è la dicitura centritaliana?)
(ovviamente qualsiasi Mellone ha una buona padronanza del giapponese. ovviamente.)
La ricetta iviriportata è il Gelo di Mellone (che non riesco a non scrivere con le maiuscole.)
manco lo dovrei specificare. mi sono affidata totalmente alla ricetta di Giulia. salvo che per una modifica. in casa mia non esiste lo zucchero bianco eddunque.
ingredienti a ruota libera: 500 ml di succo di anguria [ricavato da circa un chiletto e mezzo di Mellone, coccia compre sa (nel peso non nel succo)], mezzo cucchiai no di cannella, 45 gr di zucchero di canna, 45 gr di amido di mais, un cucchiaino di agar agar (per gellizzare un peu plus strongly)
dopo aver minuziosamente tagliuzzato e rimosso ogni semino, si frulla il Mellone. si combinano zucchero e amido e si aggiungono al succo d’anguria inside a pentola. si porta ad ebollizione, mescolando. una volta raggiunto il bollore si aggiunge la cannella e, eventualmente, l’agar agar. si versa in stampi/bicchieri/ coppette/piattini/tazzine e si mette in frigo per almeno due ore.
sarebbe stati apprezzabile guarnire con gocce di cioccolato similsemini e un fiorellino di gelsomino ma. je n’ai pas.
Sarà palese ormai che in estate la divagazione è d’obbligo, pena la reclusione in un villaggio vacanza (simbolo della tortura ineluttabile). per cui lasciamomi andare al delirio più incontrollato.
Piripori apprezza la nuance e la texture. ma il petalo di rosa l’ha trovato inadeguato poiché di una tonalità troppo simile a quella del Gelo. (si rivela la sua natura di personalstylist/miseenplaceur. di Piripori, non del Gelo.)
il mio piccolofratello l’ha trovato molto buono. io l’ho trovato molto buono. Oku l’ha trovato molto buono (continua a preferire l’affondo facciale nella fetta acquasuccosa del cocomero anyway) mancano i genitori e la sorella ma, mica c’ho tempo.
dopo aver passato due giorni fra i più insopportabilmente caldiumidi che potessi ricordare. il Gelo è la salvezza e desidero che questa conoscenza possa effendersi in tutto il pianeta. ora, per sempre, questo apparente controsenso mi apparterrà: il colore del Gelo è il rosso.
immancabile “chissenefrega corner” per concludere: a un passo da domani. mi sta venendo una sottile ansia?
in più adesso mi è venuta un’idea malsana. è bastato pochissimo per abituarmi alla dicitura piccione e rischio di sostituirla a quella di post fino a data da destinarsi. (senza alcun motivo, mi sembra ovvio.)
Qui dev’esserci della telepatia nell’aria. E’ da ieri che ho una voglia potentissima di gelo. L’ho visto da Giulia, in una delle mie tante escursioni nel suo archivio infinito, e mi è venuta una voglia pazzesca di prepararne un kg e mangiarlo tutto io. Tutto. Tutto. Guai a chi si avvicina mordo.
Se solo non fosse così caldo uscirei a fare scorta di Mellone [anguria riesco a scriverlo minuscolo, ma Mellone proprio no, che succede? E’ una strana malattia? Mah.]
Attenderò l’indomani. Ma lo faccio. Sì.
E quel petalo lì ci sta divinamente.
appena ho visto questa ricetta ho pensato. mia. devo farla subito ora. e nel frigo c’era il Mellone (si, dev’essere un virus. anguria ancuria cocomero. ma Mellone con la maiuscola.) avere ingredienti a portata di mano a casa mia è una cosa più unica che rara (infatti lo zucchero stava finendo.) e nel contest c’era l’anguria tra gli ingredienti. quando si combinano tutte queste variabili non ci si può sottrarre.
quel petalo. non fare questi complimenti che poi ci credo (però sto sorridendo eh)
Al piccolofratello piace? Sì. A te piace? Sì. A Oku piace? Sì.
E ai tuoi genitori? *scuote la testa con aria assorta, e bisbiglia* mica ‘o so man, mica ‘o so….
Seriously speaking is it possible that today is your b’day? If it is, best wishes for a great day! If it’s not, save the wishes for the actual day! 😉
din din din! correct! sono appena tornata e ora devo riuscire. fa caldo e *____* ho visto troppe cose oggi
io sono com Oku, preferisco l’affondo facciale.
Però tanti auguri, eh?
grazie, grazie mille.
sarà perché non sono the first fan of uotermelon che se me lo rigirano in forma di dolcetto abbocco subito. insomma mi piace l’inganno psicologicovisivo.
[…] Cure and The Kills in sottofondo. Ho preparato il Gelo di Mellone [perché, come dice lei, Mellone si scrive sempre maiuscolo; anguria no, Mellone sì] e mi sembra che le mani profumino […]
[…] “Gelo di Mellone” di Ombretta del blog “Kuroko Recipe”; […]
[…] “Gelo di Mellone” di Ombretta del blog “Kuroko Recipe” (E la foto con il maialino vicino al bicchiere? E’ sempre piacevolissimo leggere quello che scrivi!); […]