Cervello sotto sale.
21 agosto 2015 § 2 commenti
Sfortunatamente è ancora presto per i bilanci.
(però con una frase del genere mi sono già sbilanciata.)
Si cammina di nuovo sul filo di lama. Più di là che di qua. Da una parte non mi sento in grado, non ho voglia né forza, di ripetere certi errori superati ma posso recitarli con molta accuratezza. Inscenare finte e scenografiche ricadute.
(certo che poi mi rileggo e mi rendo conto che sto tutto il tempo a fare giochetti fra me e me e sono una deficiente. senza cattiveria eh.)
Meglio smetterla subito di collezionare questi teatrini o rischio di ritrovarmi un blog-palcoscenico per l’autocommiserazione.
Una cosa che mi incuriosisce ultimamente (poiché sono anche la cavia di me stessa) è la brama di sale. Da sempre amo masticare granelli di sale grosso rubati dalle saliere incustodite. Ma quest’estate voglio il sale, di notte. Lo voglio molto.
Ho un sacchetto di sale di Cervia e mi illudo che non è poi così grave se uso sale integrale o sale rosa dell’Himalaya o qualsiasi variante mi possa sembrare meno pericolosa. Mentre alterno granelli sull’indice e sorsi d’acqua. Una battaglia persa.
Non so se sto scrivendo per cercare brandelli di umore da risollevare. In ogni caso, se proprio non so dove sfracellarmi la testa, l’edicola può essere la risposta.
(insieme all’acquisto incontrollato di cibo e materiale da disegno e libri e borse e. potrei approfondire l’argomento in seguito.)
E magari ora mi butto sul letto.
(e mi addormento tra un paio d’ore.)
il Sale! Anni fa io sono andato in una miniera di sale in Baviera. Bellissima! Ah, quasi quasi ci torno.
se ci vado faccio la fine dei bogoni, lo so. ma chissà per quanto potrò evitarlo! non resisterò ancora a lungo, la saponetta di sale è quasi finita.