Cuore gonfio.
11 agosto 2015 § 4 commenti
Non potrei mai viverla come una cosa negativa.
Se ci rifletto è ciò di cui vado alla ricerca. Letture, immagini, parole che mi emozionino in questo modo e mi occupino uno spazio altrimenti non percepito. In questo modo anche la disperazione può diventare commovente.
Vado e torno fuori e dentro il tema fin dall’inizio.
Innanzitutto ringraziamo la pioggia: il diluvio il giorno del mio compleanno, un’oasi nel bel mezzo dell’estate invivibile di quest’anno. Continuiamo così fino a settembre e prometto che documenterò le mie pacatissime manifestazioni di gioia (tipo spalancare le finestre per prendermi schizzi d’acqua e folate di vento).
Tornando al titolo del post (allegria sempre, mi raccomando) ecco l’imputato numero uno.
(il biglietto e il contesto che lo accompagnava lo tralascio come evito di indugiare troppo su ciò che attraversa la giornata di ieri perché poi pioggia dagli occhi. è un attimo.)Rimarrò ancora un po’ immersa in questa malinconia senza rimedio, piegata su questo peso nel petto, doloroso. Sa di vita. Senza sapermi spiegare perché solo un certo tipo di tristezza riesce a precipitarti nelle profondità di te stesso in maniera salda e consapevole, come in un sogno lucido.
Si chiama “Al tempo di papà” ed è il mio primo incontro ufficiale con Jiro Taniguchi. E direi che cominciamo bene.
Se ciò che precede il 10 agosto è ansia, ciò che lo segue è gratitudine, confusa e incontenibile.
(e mi sa che ho bisogno di prendermi un maglioncino. è una bella serata.)
Freschetto anche qui. Vorrei starmene a guardare il Lago chiacchierando con te, nei nostri maglioncini.
❤
condivido. nel frattempo farò scorta di maglioncini. e tisane. e thermos. voglio essere organizzata.
❤
una sirena con la doppia coda! Che fortunata, può accodarsi da sola
ed è sempre comodo averne una di riserva